Verginer_OK

1 ottobre - 3 dicembre 2011

Otto sculture lignee, lavorate a tutto tondo, a tutto rilievo, che si ergono con le loro masse e i loro volumi, con il peso della loro materia nello spazio in cui sono collocate. Otto forme che in molti casi sembrano concentrate su di sè e sul proprio sistema interno di relazioni formali e di significati, come nella tradizione della grande statuaria antica e moderna. Ma la manualità decisa, anzi la lotta serrata con cui Willy Verginer (Bressanone, 1957) provoca o accarezza il legno non consegue un che di arcaico o di ieratico: egli non fa statue, totem o menhir, ma immagini in azione, in cui affiorano ancora i segni della sgorbia, della pialla, della raspa: “tutti attrezzi dai nomi così duri e corti che chi ha buon occhio li sente ancora lavorare” (G. Bachelard).

 

I suoi personaggi, sempre ad altezza naturale, non hanno riconoscibilità, connotazioni, ma vivono in una sorta di dimensione astratta. Eretti senza essere monumentali, sublimi senza essere eroici. Per attirare l'attenzione su di sè, essi non hanno a disposizione che le loro pose: gesti minimi, al limite del banale e dell'insignificante, ma anche gesti che fanno degli sforzi estremi per esprimersi, per comunicare oltre la loro fisicità.

Essi trasportano la scultura su

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Eugenio_Degani_part

2 luglio - 30 ottobre 2011

"Percorsi riscoperti dell'arte italiana" 1947-2010 è il titolo della mostra in corso al Mart di Rovereto, a cura di Gabriella Belli e Daniela Ferrari, con opere della collezione VAF-Stiftung. Si tratta di opere di grande qualità anche se di artisti che non hanno raggiunto i vertici della fama. Questo evento espositivo si divide in due mostre distinte e vede la presenza di 5 artisti veronesi: Davide Coltro (1967), Eugenio Degani (1923-2000 - sopra particolare dell'opera esposta), Andrea Facco (1973), Gianfranco Gentile (1949) e Nicola Verlato (1965).

La prima mostra ha come tema predominante la riscoperta di quegli artisti che dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta sono stati protagonisti di un ricco percorso espositivo e creativo, ma che sono stati in parte dimenticati dalla critica militante.
Con questa mostra si vuole documentare la storia dell’arte italiana dal secondo dopoguerra, ponendo attenzione innanzitutto ai molti gruppi formatisi in quegli anni. Si tratta di esperienze come quella del “Gruppo nucleare”, del quale hanno fatto parte tra gli altri Franco Bemporad, Enrico Baj, Roberto Crippa, Gianni Dova e Piero Manzoni, presente in mostra con un “Senza titolo” del 1957. Oppure di “Tempo 3” (Arnaldo Esposto, Gianni Stirone, Riccardo Guarneri, Attilio Carreri) di “Sperimentale p.” (Francesco Guerrieri, Lia Drei). 

Particolarmente importante la sezione

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pelle_L2

6 - 31 agosto 2011 - ...fra moda e sostenibilita'. La mostra itinerante e' il punto di partenza e nello stesso tempo di arrivo per una ricognizione dentro le sperimentazioni e le ricerche sulle possibilita' espressive di una materia apparentemente povera. Espongono alcune designer dell'Italian Felt Academy.

Sabato 6 agosto 2011, alle ore 18,00 a Brentonico, presso il Palazzo Eccheli Baisi, si inaugura l'esposizione PELLE. Mostra itinerante di abiti scultura in Feltro, art director Agostina Zwilling su progetto di Italian Felt Academy.

La mostra è alla sua prima edizione con l'intento di trasformarla in un laboratorio permanente di sperimentazione e ricerca, guadagnare più ampi spazi di visibilità e permettere agli studenti della Italian felt Academy e delle università ad indirizzo Fashion e Design del territorio italiano e non solo, di instaurare con chi ha maggiore esperienza un dialogo possibile per trasmettere nuovi modi di interpretare "Eco-Tessuto ed Eco-Moda". PELLE è, infatti, il punto di partenza e nello stesso tempo di arrivo per una ricognizione dentro le sperimentazioni e le ricerche sulle possibilità espressive di una materia apparentemente povera, eppure estremamente preziosa.

L'assunto che è alla base di questa nuova esperienza espositiva è il desiderio di analizzare il ruolo del feltro come frontiera naturale tra moda e sostenibilità, stimolo e strumento espressivo della creatività nella

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TRAVELING_TO_THE_QUEEN

11 luglio - 18 settembre 2011

Tra struttura e capriccio, tra ordine e divertissement. Rossella Ramanzini sceglie, almeno in apparenza, il mondo del gioco, perchè le assicura la massima libertà: può inventare le imprese più folli, sovvertire la legge di gravità, infrangere le coordinate spazio-temporali. Ma è una libertà che ha le sue leggi, come il gioco ha le sue regole.

C'è un metodo infatti nella stravaganza di Ramanzini, c'è del sistema nelle sue bizzarre composizioni. E' vero: i quadri sono fatti di spazi che fanno emergerealtri spazi, come se ci fossero diverse dimensioni all'interno della superficie. E poi tutte le immagini sono segnali-simboli che si intersecano, si sdoppiano, si rovesciano, si moltiplicano tra di loro, senza soluzioni di continuità. Ma non importa che si tratti di “semi” delle carte o di sagome umane stilizzate: gli uni e le altre valgono in quanto pezzi di una macchina figurativa piena di trappole visive e concettuali.

L'opera di Ramanzini non vuole certo svelarci sottofondi psichici o avviare discorsi sociali, ma introdurre al “saper vedere”, renderci visibili certi fatti della percezione. Un po' come Matisse nei suoi “Papiers découpés”, autentici frammenti di colore incollati che reinventano il linguaggio della pittura, rendendolo nuovo e vivace, ricco di effetti inaspettati, quasi una metafora, un riflesso astratto della realtà.

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mostra_chernobyl2

Si è inaugurata mercoledì 6 luglio 30 la mostra "Chernobyl, Fukushima e poi...?"

Incontro con l'artista giapponese Yumiko Sakata e Roberto Franzina, vice-presidente dell'associazione "Il Ponte-Mict" sulle conseguenze dei disastri nucleari in Europa ed in Estremo Oriente.

PaRDeS - Laboratorio di Ricerca D'Arte Contemporanea, Concerto d'Arte Contemporanea - Associazione Culturale, Via Miranese 42 – 30035 Mirano (VE)

L'evento è organizzato nell'ambito della mostra Adamà. Cantica per la terra, 5 maggio - 17 luglio e 20 settembre – 20 novembre 2011, a cura di Maria Luisa Trevisan. Prima del'incontro sarà effettuata una visita guidata gratuita alla mostra alle ore 17.

 

A 25 anni dall'incidente nucleare di Chernobyl, il Giappone, ma anche il resto del mondo, ha rivissuto drammatici momenti di paura per la catastrofe di Fukushima a seguito del terribile terremoto e del conseguente Tsunami che hanno colpito il paese del "sol levante".

Riflessioni, considerazioni, emozioni e sentimenti raccontati da Yumiko Sakata e da Franzina Roberto.

Yumiko Sakata (1946, Narashino-Chiba, Giappone). Dal 1962 al 1965 è membro del gruppo di belle arti del Liceo femminile di Chiba. Nel 1978 studia pittura e lingua italiana a Roma e dal 1995 si trasferisce definitivamente in Italia e diventa allieva di Vico Calabrò per approfondire l'arte dell'affresco.

Franzina Roberto (1969, Vicenza). Professore di Matematica e Fisica presso il

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mostra_dissolvenze
Sabato 18 giugno alle ore 18.00 la Galleria Tannaz a Firenze ha inaugurato la mostra fotografica di STEFANO RIDOLFI

DISSOLVENZE
a cura di Massimo Innocenti con un testo critico di Serena Bedini

... Stefano Ridolfi è un fotografo di emozioni, conosce l'arte del vedere attraverso una forte esperienza di fotografo di scena, lavorando nel teatro sperimentale come documentarista di eventi.
In questa mostra presenta un nuovo lavoro suddiviso su 24 fotografie di grandi dimensioni e sul rapporto tra parola e immagine, vista la sua passione per la poesia e per la letteratura.
In questa mostra cerca di far vivere la sua passione, cercando di tracciare una relazione tra la natura delle cose e la loro dissolvenza fino a raggiungere un senso estremo del suono della voce e tra le parole e l'emozione del vedere fare convogliare la sua immagine reale, che trasforma in sinuosi scatti fino a farli diventare realtà in continua trasformazione.
L'artista ci invita a seguire il suo cammino fino a farci trovare la sua dialettica e il suo parlare e, attraverso un sogno risolto, ci lascia guidare la sua immaginazione.

LA MOSTRA RESTERA' APERTA FINO AL 27 GIUGNO 2011
TUTTI I GIORNI DALLE ORE 16 ALLE 20
ESCLUSO IL SABATO

Galleria Tannaz
Via dell'oche, 9-11r
50122 Firenze

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