giovedì 26 marzo dalle 14.30 alle 18 Centro Studi Canpostrini
In occasione della pubblicazione del libro di Moshe Idel, Il Figlio nel misticismo ebraico Vol I e II (Edizioni Centro Studi Campostrini), si tiene il seminario e vedrà la partecipazione, oltre dell’autore, di Massimo Cacciari, Marco Vannini e Saverio Campanini. Modera Enrico Lucca, traduttore del libro. Ingresso libero.
Dopo aver dedicato studi importanti sulla Qabbalah, sulla figura del Golem, sulla Qabbalah messianica e sul concetto di eros nella mistica ebraica, nel nuovo testo Il Figlio nel misticismo ebraico. Vol. I e II (Edizioni Centro Studi Campostrini) Moshe Idel si concentra sulla figura del figlio divino. Con l’occasione della pubblicazione del secondo volume, si terrà il seminario “La figura del figlio nel misticismo ebraico e cristiano” con alcuni dei principali esperti italiani del pensiero ebraico e cristiano, giovedì 26 marzo dalle 14.30 alle 18, alla Fondazione Centro Studi Campostrini, in via Santa Maria in Organo, 4, a Verona. Partecipano con l'autore il filosofo Massimo Cacciari, l’esperto di mistica occidentale Marco Vannini e il docente di pensiero ebraico presso l’Università di Bologna, Saverio Campanini. I lavori saranno introdotti da Enrico Lucca, traduttore del libro e giovane studioso del pensiero ebraico del Novecento. Ingresso libero.
giovedì 26 marzo ore 9,00 e venerdì 27 marzo alle ore 9 e ore 11 Teatro Alcione
Il Teatro Stabile di Verona, in collaborazione con il Comitato Regionale Veneto Grande Guerra e la Regione Veneto, in occasione delle commemorazioni per la ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, è lieto di proporre lo spettacolo multimediale "1915-1918: lettere d’amore dal fronte" per la regia di Paolo Valerio. I testi sono stati curati da Marco Ongaro. In scena si alterneranno gli attori Paolo Valerio, Giulia Cailotto e Michele Ghionna, Alice Zanoni che danzerà su coreografie di Katia Tubini e gli allievi della Scuola di Teatro. Verranno proiettate a fondo delle lettere, immagini tratte dagli archivi storici curate da Roberto Guglielmi, mentre i costumi sono stati creati da Chiara Defant. Un ringraziamento particolare va infine a Rossana Valier per la collaborazione.
Lo spettacolo andrà in scena presso il Teatro Alcione di Verona alle ore 9,00 di giovedì 26 marzo ed alle ore 9 e ore 11 di venerdì 27 marzo prossimi.
Lo spettacolo vedrà la partecipazione in sala degli studenti degli Istituti scolastici della Provincia di Verona che hanno aderito all’iniziativa.In questo anno dedicato alle collaborazioni per la ricorrenza della Grande Guerra, lo spettacolo intende portare
Ottavo incontro con i relatori del TEDxVerona in vista dell'appuntamento del 1° marzo.
Sesto incontro con i relatori del TEDxVerona in vista dell'appuntamento del 1° marzo.
Ci sono fatti, pezzi di storia che esistono solo perchè una fotografia li racconta. E David Alan Harvey è proprio uno straordinario narratore di storie (uno "storyteller" come è stato definito). Nato a San Francisco nel 1944, ha cominciato a fotografare giovanissimo e ha pubblicato il suo primo libro a 22 anni: "Tell it like it is" (Dillo com'è), una raccolta di immagini frutto di un'esperienza vissuta con una famiglia di colore in Virginia. Immagini vere, vive, "pazzesche".
Harvey ha al suo attivo più di quaranta servizi realizzati per National Geografic (il magazine della famosa istituzione scientifica dedita allo studio delle civiltà e della loro storia). E in più, innumerevoli pubblicazioni su tutte le più prestigiose riviste internazionali. Ma è famoso soprattutto per i suoi libri che hanno letteralmente cambiato il linguaggio fotografico: "Cuba", "Divided Soul" o quello realizzato con pagine staccabili, in cui ogni foto può interagire con le altre.
Membro dell'agenzia Magnum (quella che ha avuto tra i suoi fondatori Robert Capa e Henri Cartier-Bresson), Harvey nel corso della sua carriera ha vinto tutti i più prestigiosi premi internazionali. "E' giovane – ha scritto Vogue - perchè tutto in lui esprime contemporaneità": è originale, innovativo, impegnato. E il